02 Gen DISCIPLINARE TECNICO, utilità ed attualità
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DISCIPLINARE TECNICO, utilità ed attualità
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Questo articolo, scritto dall’Arch. Angelo Verderosa, fu pubblicato il 29.12.2008 in ‘BIBLUS-net’, portale web edito da Acca Software.
E’ stato revisionato ed aggiornato il 17.1.2017.
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Il documento che segue è parte integrante di un Capitolato Speciale di Appalto per la realizzazione di una scuola pubblica. Per me, che prediligo seguire sempre i progetti in cantiere, rappresenta un punto di ricerca avanzato nel campo della ‘disciplina’ contrattuale delle opere pubbliche.
Il ‘disciplinare tecnico’ rappresenta l’evoluzione di una ricerca MIUR condotta circa un anno fa unitamente a Pca-int, Accanto srl, Building Consulting e Acca Software; ricerca volta ad individuare la possibile discretizzazione del manufatto edilizio in elementi di base connessi a parametri assegnabili; obiettivo perseguito è stata un’analisi progettuale capace di tener contestualmente conto di esigenze architettoniche, strutturali, impiantistiche, computistiche nonché del contenimento dei consumi energetici e delle esigenze di sicurezza e di manutenzione.
Il “disciplinare tecnico” è un elaborato che non ha avuto finora visibilità e “dignità” progettuale.
E’ stato purtroppo metabolizzato come un elaborato secondario; nella maggior parte dei casi è stato configurato come un “copia e incolla” del paragrafo ‘specifiche tecniche’ estratte da un capitolato speciale tipo…
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DISCIPLINARE TECNICO delle opere di architettura e particolari
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La progettazione è un processo di sintesi che dovrebbe ottimizzare contestualmente i diversi parametri tecnici ed economici utili alla realizzazione dell’opera secondo il grado di soddisfazione che si intende raggiungere per ciascun parametro. Nella progettazione di un edificio, per esempio, i parametri architettonici devono essere combinati con esigenze statiche, impiantistiche, funzionali, normative, ecc.. Il risultato della progettazione sarà più soddisfacente se si riesce a tener conto in maniera adeguata di tutti i parametri che influenzano il risultato finale.
Allo stato attuale non esiste, nel settore del software per la progettazione, un programma che consenta di tenere sotto controllo i parametri della progettazione stessa in maniera sintetica, quindi rimane insoddisfatta una delle esigenze basilari del settore.
Unitamente a Pca-int, Accanto, Building Consulting e Acca Software ho lavorato un anno fa ad una ricerca M.I.U.R. volta ad individuare la possibile discretizzazione del manufatto edilizio in elementi di base connessi a parametri assegnabili; obiettivo perseguito è stata un’analisi progettuale capace di tener contestualmente conto di esigenze architettoniche, strutturali, impiantistiche, computistiche nonché del contenimento dei consumi energetici e delle esigenze di sicurezza e di manutenzione.
La ricerca ha avuto un suo primo obiettivo realizzativo nella creazione di un modellatore parametrico; con il prototipo configurato si possono avere informazioni sintetiche su tutti gli aspetti indicati facendo interagire i diversi fattori ad ogni modifica progettuale; ogni modifica sarà quindi realmente e consapevolmente volta alla ottimizzazione qualitativa del progetto complessivo.
Il prototipo ottimizza la redazione dell’elaborato progettuale denominato “Disciplinare Tecnico”.
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DISCIPLINARE TECNICO, definizione
Il “Disciplinare Tecnico” è stato introdotto dalla legge quadro sui LL.PP. nel 1994 (“Legge Merloni”); attualmente è contemplato dall’art.93 del D.Lgs.163/2006 (Nuovo Codice degli Appalti) e dagli artt. 25 e 32 del DPR 554/99 (Regolamento di Attuazione della Legge Merloni).
In particolare, l’art. 32 del DPR 554/99 descrive il “Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici del progetto definitivo”: << … precisa, sulla base delle specifiche tecniche, tutti i contenuti prestazionali tecnici degli elementi previsti nel progetto. Il disciplinare contiene, inoltre, la descrizione, anche sotto il profilo estetico, delle caratteristiche, della forma e delle principali dimensioni dell’intervento, dei materiali e dei componenti previsti nel progetto >>.
Il progetto nella fase “definitiva” contiene lo specifico elaborato del “disciplinare tecnico” e attribuisce ad esso particolare importanza sia per la organizzazione del progetto in fase definitiva ed esecutiva, sia per la successiva fase di controllo della esecuzione dei lavori.
Il “disciplinare tecnico” è un elaborato che non ha avuto finora visibilità e “dignità” progettuale
E’ un elaborato che nella maggior parte dei casi si è configurato come un “copia e incolla” delle specifiche tecniche estratte da un capitolato speciale tipo…
Sulla scorta delle ultime esperienze professionali dello scrivente, il “disciplinare tecnico” è stato analizzato e strutturato in relazione al consolidamento e recupero dell’edilizia storica in area sismica … E’ stato organizzato attraverso “schede disciplinari” costituendo un album in formato A4. Le schede sono state in genere utilizzate e testate in pregressi processi, sia progettuali che costruttivi, rinnovate ed arricchite quindi in ogni successiva fase progettuale e di cantiere.
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DISCIPLINARE TECNICO, strutturazione
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Ogni scheda afferisce ad un “elemento tecnico” e contiene in genere le seguenti informazioni:
-titolo dell’elemento tecnico
-codice di riferimento (viene ancorato ai grafici generali)
-voci elementari e sequenza di lavorazioni che servono a realizzare l’elemento
-localizzazione dell’elemento
-disegni tecnici dell’elemento
-eventuale foto esplicativa dell’elemento realizzato o in fase di realizzazione
-eventuale rimando alle voci correlate del capitolato speciale di appalto
-eventuale rimando alle voci di prezziario di riferimento locale
Il progetto si struttura quindi come un’analisi operativa degli Elementi Tecnici con scomposizione di ciascuno di essi in una serie di sequenze elementari costituite da operazioni esecutive.
Nel caso di che trattasi, edificio in c.c.a., si individuano le seguenti categorie di lavorazione:
A.1 Opere propedeutiche
A.2 Strutture in c.a
A.3 Strutture in acciaio
A.4 Chiusure perimetrali e tetto giardino
A.5 Massetti e pavimentazioni
A.6 Partizioni interne e finiture varie
A.7 Infissi interni ed esterni
A.8 Impianto riutilizzo acque piovane
A.9 Impianto termico
A.10 Impianto idrico-fognario
A.11 Impianto elettrico
All’interno delle categorie abbiamo gli elementi tecnico-operativi, tipo (con riferimento alla A.2):
A.2.1 |
Strutture in elevazione in c.c.a |
A.2.2 |
Strutture orizzontali in c.c.a |
A.2.3 |
Strutture particolari in acciaio |
A.2.4 |
Sistema coibente correlato alle cassaforme |
Ogni elemento tecnico-operativo, tipo A.2.1 , è costituito da una serie di sub-elementi (lavorazioni elementari) che in genere possono trovare riscontro nei prezziari generali in uso per opere pubbliche.
Cassaforme |
Acciaio |
Calcestruzzo |
I codici alfanumerici utilizzati, tipo “A.2.1”, sono riportati sui grafici generali (piante, sezioni, prospetti) come rimando prescrittivo dell’elemento correlato.
I titoli degli elementi, tipo “Iniezioni di malta” (facilmente memorizzabili e facilmente trasmissibili oralmente anche in fase di cantiere), sono in genere riscontrabili in una pluralità di documenti progettuali:
Computo metrico estimativo
Elenco dei prezzi unitari
Analisi dei prezzi aggiunti
Piano di Manutenzione
Piano di Sicurezza e coord., allegati, fascicolo
Capitolato speciale di appalto
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MACROELEMENTI e MACROPREZZI
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La questione dei “macroprezzi”, testata positivamente nelle esperienze sopra riportate, è attualissima poiché questo tipo di visione dell’appalto procede non più per “Categorie di Opere” ma per “Elementi Costruttivi”. Avviene un salto di scala: si passa dalle lavorazioni elementari agli elementi complessi. Questo concetto non è ancora recepito dalla normativa italiana; le “schede” illustrate in precedenza e riportate nel presente elaborato, costituite anche dall’elencazione puntuale delle sequenze operative, permettono di definire il “macroelemento” ovvero l’ “elemento costruttivo”.
I nostri Prezziari non sono attrezzati, in genere, per questo tipo di modalità estimativa -macroprezzi- ossia per prezzo di sistema complesso, aggregato.
Le logiche di appalto a misura, acquisite storicamente dalla prassi nazionale, ci vincolano alla scomposizione di lavorazioni sempre più elementari, mentre il tipo di logica aggregativa, utilizzato nelle “schede disciplinari”, asseconda una visione di appalto a corpo anticipando l’attesa evoluzione dei prezziari ufficiali. Quando si avranno prezziari strutturati non più per lavorazioni elementari ma per elementi aggregati, per “macroprezzi”, si avrà una vera evoluzione.
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APPALTO INTEGRATO
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Il sistema dell’appalto a misura e dei prezzi delle lavorazioni elementari è un limite derivato da un’edilizia tradizionale, in cui tutto veniva lavorato in cantiere. Oggi numerosi “elementi costruttivi”, a causa della loro complessità tecnologica, vengono sempre più spesso realizzati fuori opera; in cantiere rimane l’assemblaggio.
Come specificato nel paragrafo precedente, gli elementi costruttivi, i macroelementi, possono essere agevolmente gestiti mediante i sistemi di analisi di cui qui si tratta.
Ad esempio, nel sistema degli Appalti Integrati, oramai in crescente fase di applicazione a seguito del D.Lvo 163/2006, nel quale vanno in appalto i progetti definitivi e all’impresa viene lasciato l’onere post-gara dello sviluppo del progetto esecutivo, ci troviamo di fronte a questo problema: il progetto definitivo, per norma, non è completo di una serie di aspetti di dettaglio (strutture, impianti, particolari costruttivi, ecc.); viceversa il tipo di gara di appalto è basato sulla definizione dei costi (offerta); il sistema di appalto integrato deve essere chiuso dal punto di vista economico ma aperto dal punto di vista della definizione progettuale (successivo sviluppo esecutivo).
Ne scaturisce una dicotomia abbastanza grave, a tal punto che alcune amministrazioni, ad esempio le Ferrovie Italiane, appaltano non un progetto definitivo, ma un “definitivo spinto”, ossia non il definitivo normato dalla Merloni ma un definitivo con caratteristiche più approfondite.
Un buon Disciplinare Tecnico, sviluppato come sistema di elementi tecnologici chiusi –macroelementi-, consente uno sviluppo del progetto definitivo ottimale per l’appalto integrato.
E’ necessario e indispensabile quindi che il Disciplinare Tecnico, nella fase di progettazione esecutiva, venga ricomplreso nel Capitolato Speciale d’Appalto; quest’ultimo, come previsto dalla Merloni, comprende la definizione tecnica ed economica di tutti gli elementi dell’Appalto e anche di quegli elementi che non sono pienamente evidenziati negli elaborati grafici.
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PRINCIPI METODOLOGICI
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Proviamo ad elencare i PRINCIPI METODOLOGICI alla base di un buon “DISCIPLINARE”:
-assumere il “disciplinare”, e quindi il “capitolato speciale di appalto”, come l’elemento progettuale più importante nella scala gerarchica degli elementi contrattuali
-scomporre il progetto generale in elementi funzionali e tecnologici (WBS)
-aggregare gli elementi tecnologici elementari in macro-elementi (ad es. stratigrafici)
-costituire “schede” complete di
CODICE, titolo
TESTO, legenda
GRAFICI, sequenze di montaggio
FOTO, modelli, filmati
Localizzazione ricorrente
Specifiche di capitolato
Specifiche prestazionali
Specifiche sicurezza
Specifiche manutentive
Criteri di stima
Aggregazione prezzi unitari elementari
Verifiche e aggiornamenti di cantiere
Verifica generale e aggiornamento scheda
-assimilare il “disciplinare” :
nell’appalto a misura, ad un elenco prezzi “illustrato”
nell’appalto a corpo, ad un “progetto scritto” (oltre che disegnato)
in generale, ad una codificazione dei macro-elementi tecnologici progettuali
INDISPENSABILITA’ del DISCIPLINARE
Volendo proporre in sintesi i punti di forza dell’UTILITA’ del DISCIPLINARE nelle 2 macro-fasi di realizzazione dell’opera edilizia:
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nella fase di PROGETTAZIONE
_E’ una procedura per sviluppare un “linguaggio” tecnologico personalizzato
_E’ uno strumento che deve permettere la scomposizione e la riaggregazione dei componenti elementari del progetto
_E’ un WBS, un abaco, un codice, un albero gerarchico che deve permettere il controllo capillare del progetto
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nella fase di CANTIERE
_E’ un documento che deve “ridurre” i punti di conflittualità con l’Impresa
_E’ un documento che deve “guidare” l’esecuzione di sequenze ordinate in cantiere
_E’ un documento che deve “facilitare” il controllo sulla esecuzione in cantiere
_E’ un WBS, un abaco, un codice, un albero gerarchico che deve permettere il controllo contrattuale e qualitativo della esecuzione
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SOFTWARE
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Concludiamo mettendo a fuoco lo SCOPO di un DISCIPLINARE di tipo “elettronico” ovvero di un software gestionale del processo costitutivo di questo particolare elemento progettuale:
-facilitare la gestione del progetto di architettura attraverso una scomposizione in elementi tecnologici sempre più piccoli e la successiva ri-aggregazione in macro-elementi
-facilitare il collegamento tra disegno generale (pianta, prospetto, sezione) e “scheda disciplinare” prescelta nel’ambito di un menù testato e disponibile
-permettere un rapido accesso ad un archivio “schede” con proprietà -tecnologiche, prestazionali ed economiche- diverse per lo stesso macro-elemento (alternative)
-facilitare il controllo economico del progetto “legando” alle schede del disciplinare costi parametrici di riferimento
ad es. per la scheda tipo “iniezioni di malta” non si avrà più una applicazione per singoli elementi (perforazione, lavaggio, iniezione, stuccatura, ecc.) ma un unico macro-elemento comprensivo della intera sequenza di lavorazioni,capace di assicurare quella prestazione, con prezzo di applicazione riferito al parametro mq. di parete iniettata
-favorire lo scambio delle “schede” tra operatori diversi nell’ambito di una banca dati monitorata e controllata a livello qualitativo
-permettere di correlare rapidamente:
disegni generali e disegni particolari
specifiche prestazionali, manutentive, di sicurezza, ecc…
stima economica e voce contrattuale di elenco prezzi
Questa procedura consente di legare al disegno una tavola grafica dell’Elemento Tecnico che si intende realizzare con:
– Descrizioni di Capitolato;
– Grafici con particolari costruttivi;
– Eventuale foto esplicativa dell’elemento realizzato
Il software elaborato da Acca (nel 2008, oggi non più in produzione) provvedeva ad elaborare automaticamente il Disciplinare Tecnico da allegare come tale al progetto definitivo e come specifica sezione del Capitolato Speciale di Appalto in fase esecutiva, come richiesto dalle norme vigenti.
Si tratta di un procedimento semplice che aiuta a razionalizzare il processo della progettazione di dettaglio esecutivo con l’obiettivo di innalzare il livello qualitativo e di controllo nelle fasi di progettazione e di esecuzione dei lavori.
Il software conteneva una vasta banca dati testata e continuamente aggiornata durante la esecuzione di numerose opere pubbliche da società di progettazione specializzate nel settore: Pca-int, Accanto e Building Consulting.
L’utente poteva, comunque, implementare nuove schede, attraverso una guidata funzione di Edit del Browser, con nuovi Elementi Tecnici utili a risolvere particolari problematiche, riutilizzabili in altre progettazioni; si organizza così la costruzione di un proprio linguaggio tecnologico e architettonico, basato sullo studio di dettagli costruttivi ancorati a voci di capitolato, in grado di qualificare la progettazione e facilitare il controllo dell’esecuzione dei lavori.
Il disciplinare allegato rappresenta un aggiornamento nel campo della realizzazione di opere pubbliche in zona sismica, con utilizzo di tecnologie ‘a secco’ e con l’obiettivo del contenimento dei consumi energetici.
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