13 Lug L’ ALBERGO DIFFUSO nel BORGO di CASTELVETERE
A 10 anni dalla prima apertura, il 13 luglio 2013 è stato riaperto il BORGO di CASTELVETERE (Irpinia) come ALBERGO DIFFUSO, il primo per numero di posti letto e per fascino storico nell’Appennino meridionale.
FOTO dell'apertura
INFO e documentazione sul progetto di recupero e restauro
ARTICOLO su ALBERGHI DIFFUSI (segue testo di Giancarlo Dall'Ara)
Se siete lettori di questo blog (Alberghi diffusi e Ospitalità diffusa) avrete visto che è stato inaugurato un nuovo Albergo Diffuso in Irpinia. Non è certo il solo AD ad essere stato inaugurato quest’anno. Ricordo tra gli altri l’AD Torre Soca (il primo riconosciuto in Lombardia), Lo Specchio di Diana a Nemi in provincia di Roma, e poi Ecovacanze Belmonte in Calabria, Borgo Sant’Angelo a Gualdo Tadino….
E’ stata però l’unica inaugurazione alla quale ho potuto prendere parte direttamente in questo 2013.
Voglio solo trasmettervi la gioia e l’orgoglio per avere contribuito, come movimento degli Alberghi Diffusi e personalmente come autore del modello dell’AD, a questa straordinaria avventura che ha visto recuperato e portato a valore un intero castello, o meglio il cuore del borgo. E tutto questo in una regione storica che – come sapete – è stata flagellata prima da un terribile terremoto e poi da una sciagurata ricostruzione. Il Borgo di Castelvetere, grazie all’Albergo Diffuso, oggi può presentare la sua anima più vera.
Una testimonianza di come sia possibile oggi in Italia dare vita a forme di rete, a progetti sostenibili, rispettando la cultura dei luoghi, e coniugandola con l’innovazione.
Un grande in bocca al lupo ad Agostino Della Gatta e Gerardo Stabile che di questa avventura sono i promotori fondamentali. Inoltre voglio aggiungere alle altre, anche le felicitazioni dell’Associazione Nazionale ai tanti che hanno collaborato affinché il progetto diventasse realtà: dall’architetto Angelo Verderosa a Francesco Ciccio Cataldo, al Sindaco e all’Assessore al turismo, ai giornalisti che hanno aiutato a dare visibilità al progetto, a Irpinia Turismo, e anche alla Regione Campania che ha emanato una legge seria sull’Albergo Diffuso.
Voglio solo trasmettervi la gioia e l’orgoglio per avere contribuito, come movimento degli Alberghi Diffusi e personalmente come autore del modello dell’AD, a questa straordinaria avventura che ha visto recuperato e portato a valore un intero castello, o meglio il cuore del borgo. E tutto questo in una regione storica che – come sapete – è stata flagellata prima da un terribile terremoto e poi da una sciagurata ricostruzione. Il Borgo di Castelvetere, grazie all’Albergo Diffuso, oggi può presentare la sua anima più vera.
Una testimonianza di come sia possibile oggi in Italia dare vita a forme di rete, a progetti sostenibili, rispettando la cultura dei luoghi, e coniugandola con l’innovazione.
Un grande in bocca al lupo ad Agostino Della Gatta e Gerardo Stabile che di questa avventura sono i promotori fondamentali. Inoltre voglio aggiungere alle altre, anche le felicitazioni dell’Associazione Nazionale ai tanti che hanno collaborato affinché il progetto diventasse realtà: dall’architetto Angelo Verderosa a Francesco Ciccio Cataldo, al Sindaco e all’Assessore al turismo, ai giornalisti che hanno aiutato a dare visibilità al progetto, a Irpinia Turismo, e anche alla Regione Campania che ha emanato una legge seria sull’Albergo Diffuso.