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Appunti per una VIA CRUCIS dell’Alta Irpinia

Appunti per una VIA CRUCIS dell’Alta Irpinia

APPUNTI PER UNA VIA CRUCIS DEGLI ABITANTI DELL’ALTA IRPINIA

di Angelo Verderosa, coordinamento dei comitati civici dell’alta irpinia

In occasione dell’Assemblea dei comitati civici tenuta in Andretta il 7 settembre 2016 a difesa del Monte Airola dall’ennesimo attacco di eolico selvaggio.

Articolo di Domenico Bonaventura per ‘La nostra voce‘, clicca QUI


E’ ormai quotidiana l’angoscia di vivere in un territorio che possiede un paesaggio straordinario e un territorio pulito e sano; angoscia perché ogni giorno rischiamo di perdere questo patrimonio a causa dei predatori energetici e del malgoverno locale e regionale.

E’ una via crucis quella che stiamo percorrendo. Non confidiamo più nelle azioni legali a difesa del territorio, né nelle promesse che fanno gli amministratori comunali e regionali; non ci resta altro che percorrere le vie della fede; ricorrendo a San Guglielmo, santo patrono dell’Irpinia e del Goleto e, per la imminente questione di Andretta (pale eoliche nel centro abitato sull’Airola), a D.Leone Iorio che proprio sull’Airola ideò e realizzò una via Crucis a sublimazione della magnifica natura che si trova sul posto; precorrendo di 20 anni la lettera enciclica ‘Laudato sì’ di Papa Francesco sulla cura della casa comune dell’ambiente e del creato.

Per scongiurare il pericolo dell’abbrutimento di Andretta, primo centro storico in Italia ad avere le pale eoliche nel paese, sulla testa degli abitanti, pensiamo ad una processione laica e religiosa al contempo che parta dal centro del paese e, attraverso la via crucis di D.Leone, salga ad ammirare l’Airola intrecciando la fede alle questioni ambientali, politiche e sociali.

Una presa di coscienza per gli abitanti di Andretta e dell’Irpinia intera; un cammino di consapevolezza per capire fino in fondo i beni che stiamo per perdere se non usciamo unitariamente dall’indifferenza che attanaglia i nostri piccoli paesi.

La via crucis dell’Alta Irpinia inizia dalla paventata mostruosa discarica che il governo nazionale aveva previsto sul Formicoso, a 1.000 metri di altitudine.

1. -Discarica del Formicoso
2. -Occupazione militare del territorio
3. -Trivellazioni petrolifere
4. -Cave abusive
5. -Biomasse industriali
6. -Prelievi idrici forzosi
7. -Interramento di rifiuti
8. -Elettrodotti ad alta tensione
9. -Chiusura di ospedali e tribunali
10. -Chiusura di scuole ed uffici postali
11. -Ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato
12. -Attentati dinamitardi di stampo mafioso
13. -Infiltrazioni camorristiche e mafiose
14. -Eolico selvaggio
15. -Stupro della terra coltivabile, del paesaggio e della salute pubblica.

L’Irpinia preghi e combatta per la salvaguardia del territorio.

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