22 Nov Premio Inarch alla Cantina Fiorentino
Alla Cantina Fiorentino di Paternopoli il riconoscimento del Premio di Architettura InArch
Napoli, 22 novembre 2016 – La Cantina Fiorentino di Paternopoli ha ottenuto la menzione speciale per la sostenibilità architettonica nell’ambito del Premio di Architettura Inarch 2015, promosso dall’InArch Campania e dall’ACEN – Associazione dei Costruttori Edili di Napoli, con il patrocinio degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Napoli, della Città Metropolitana di Napoli, delle quattro Province campane e della Regione Campania. La Cantina, progettata dall’Arch. Angelo Verderosa e realizzata dalle ditte Cugini Gregorio snc di Paternopoli e Sistema Tetto srl di Chiusano San Domenico su commissione della Società Agricola Fiorentino di Paternopoli, ha riscontrato il gradimento della giuria Inarch, presieduta da Carlo De Luca, e composta da Vincenzo Latina, Massimiliano Rendina, Riccardo Roselli, Guendalina Salimei e Gaetano Troncone. Per la Giuria, nelle motivazioni del premio, la Cantina rappresenta: <<l’esito di un approccio integrato che ha coinvolto, insieme, progettisti, committenti e imprese. Un intervento innovativo poiché i materiali, i processi costruttivi, i consumi energetici, diventano parte integrante delle scelte formali e spaziali della qualità complessiva dell’opera, rappresentano sempre di più un percorso obbligato per l’architettura dei prossimi anni>>.
<<L’architettura della cantina ha scelto un profilo mimetico, scavato, terraneo, i materiali sono naturali, duri; prevalgono il legno di castagno locale e ferro spazzolato, unitamente al terreno calcareo lasciato in alcuni tagli stratigrafici a vista. Una vela emerge dal terrazzo, capta l’immagine del pinus pinea monumentale, la riverbera dentro gli spazi accoglienza degustazione>>, si legge sul sito web dell’Arch. Verderosa.
L’immagine dominante del legno a vista è in assonanza con le botti di rovere custodite nella bottaia interrata; i materiali impiegati sono a km zero; le maestranze impiegate sono tutte locali, le tecnologie perseguono il contenimento dei consumi energetici e l’impiego di fonti energetiche eco-sostenibili. E’ la prima cantina in Irpinia, terra di 3 noti Docg, a potersi fregiare del titolo di bioarchitettura.
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