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Autori sinergici

Adelelmo è poeta-scrittore-ingegnere e vive a Fermo. Il 24 Febbraio ha conosciuto la Comunità Provvisoria e l'Abbazia del Goleto. Ha scritto "porte aperte" per C.P. e il testo intero è in http://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2008/03/11/possiamo-dare-aria-ai-nostri-sogni/  _ Qui riporto un passaggio sul "manuale" e sulla giornata al Goleto 

Adelelmo Ruggieri / PORTE APERTE / “possiamo dare aria ai nostri sogni”

... Pensavo che le ore al Goleto si sarebbero, nel ricordo, via via rimpicciolite. Pensavo che tutta quanta quella cordialità luminosa, via via, si restringesse…

ottopagine 11 marzo 2008 Oggi l’altura è triste. A scuola ho perso il posto perché ci sono pochi bambini. In mezzo alla strada non c’è nessuno. Le porte sono chiuse. Ho chiamato il mio caro amico Angelo Verderosa per risollevarmi e un po’ sto meglio. Fra poco esco a parlare con alcuni ragazzi che vogliono impegnarsi  sul 

Caro amico provvisorio, alti e bassirpini tutti, sei gentile, siete gentili con me. Ti sento, Vi sento partecipi. Vicini e lontani, come Nunzio Filogamo coi radioascoltatori, ai suoi tempi. E’ domenica sera, ho un po’ di tempo, e quindi rispondo con gran piacere «all’Arminio pensiero web» e ad altro ch’è rimasto in arretrato, sul mio rapporto con la “Comunità”. Con una premessa, però. Da quando – per mia fortuna – non faccio più il docente (ma non

Non è facile essere “viaggiatore d’architettura” in Alta Irpinia Un ignoto Enzo Bonifazi di Teora è molto infuriato come me. E perché? Perché mi son permesso di esprimere, sul foglio on-line “PresS/T letter”, che va settimanalmente a 15.000 architetti italiani, un’opinione sulla “sua” Teora post/terremoto. E questa opinione al Malifazi di Teora non è stata gradita. Non si sa perché, non è dato sapere. Forse polemiche locali, diciamo pure paesane, con l’attuale amministrazione. Non saprei, non so, non me ne fotte niente. ___

Una piacevole sorpresa è stato l’incontro avuto all’Abbazia del Goleto, il 18 ottobre, con la Comunità Provvisoria. Luogo artigianale di ricerca vissuta nella semplicità e nell’ essenzialità, come il pane di ogni giorno, e nell’autenticità perchè legata, non al territorio, ma all’amore per la propria terra.

L’architetto Angelo Verderosa, l’amico Lillino, mi ha chiesto di partecipare alla condivisione presentando la mia esperienza in Abbazia.

PreS/Tletter è una rivista on line di architettura; raggiunge ca. 50.000 utenti; punta di diamante sono gli “Intermezzi” di Eduardo Alamaro (ex-napoletano, oramai a pieno titolo post-irpino della comunità provvisoria); guarda caso l’ultimo numero, scritto prima della riunione bisaccese-oscatese, contiene un passaggio sull’Irpinia, sul terremoto e su Arminio; altri scritti, pubblicati precedentemente, parlano di Castelfranci, del Goleto, della piazza di Lioni, di Teora, ecc.; con il blog conterremo il tutto… riporto di seguito uno stralcio della rivista che contiene lo scritto di eduardo (cambio colore e grassetto sono miei) PresS/Tletter n. 24-2007  http://www.prestinenza.it http://www.presstletter.com INTERMEZZO di eduardo alamaro Piedigrotta, Beppe Grillo e la Post/Irpinia: tre (intermezzi) al prezzo di uno Buongiorno. Ci risiamo. Riprendiamo con questi “Intermezzi” senza mezzi. Non ne ho molta voglia oggi. Sarà il caldo, la desertificazione mentale. Che vi scrivo? Gli argomenti possibili son tanti, più o meno

EDUARDO ALAMARO, come annunciato, APPRODA a TEORA Ho ritagliato il suo intervento poiché molti mi hanno scritto di aver avuto difficoltà a trovare il testo nell’ambito della rivista. Non me ne voglia LPP. Chi vuole approfondire può comunque collegarsi a http://www.prestinenza.it/ http://presstletter.com/INTERMEZZO - La scossa scassa / 2  (la Teora infuriata) Dai leoni di Lioni ai tori di Teora, seconda scossa d’architettura post/irpina, decimo grado scala eldorado, nuovo “intermezzo” sismico, sussultorio ed ondulatorio insieme, non ci facciamo mancare nulla a “PresS/Tletter”, grazie LPP. Siamo arrivati comodamente in macchina sulla Tora (dal greco, altura, ndt) di Teora, 1500 abitanti, 600 nuclei familiari, tre colli sormontati (nello stemma comunale) da un toro; anzi da un castello quadrato (con maschi cilindrici negli angoli) e una chiesa barocca con alto campanile, quello di San Nicola de Mira (acuta), protettore del paese e del centro