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Siamo in Alta Irpinia, lungo l’Appennino meridionale, in una terra di fatiche agricole e di emigrazione, in un ex-centro vitivinicolo capace di 3.000 quintali di vino all’anno, distrutto dalla fillossera agli inizi del ‘900; ne resta una strada del vino, fatta da 100 grotte, cantine arcaiche con una sola facciata rivolta rigorosamente a nord. Recuperate di recente unitamente al Borgo Biologico (albergo diffuso), alla piazza-teatro, all’ex-asilo sede delle master-class sui mestieri dello spettacolo; fino al ‘museo delle relazioni felicitanti’, in corso di allestimento. Una serie di recuperi e di azioni, anche immateriali (Festival visionario Cairano 7x, Borgo-Giardino, Premio Recupera-Riabita), di committenza sia pubblica che privata, che hanno generato sostegno al tessuto sociale, incrementando l’occupazione e migliorando la qualità della vita di chi è rimasto. Adesso bisogna lavorare per riportare nuovi abitanti.
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Luglio 2017, visita al BORGO BIOLOGICO. Racconto di Francesca Pitisci per la rivista BioArchitettura.
Maggio 2018, il Borgo Biologico alla Biennale Architettura di Venezia 2018, mostra e pubblicazioni CLICCA QUI
Ottobre 2018, il Borgo Biologico pubblicato su Recupero e Conservazione CLICCA QUI
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Cantiere 2016-2018, CREDITI
Cliente: Comune di Cairano (Av) / Regione Campania, fondi PSR Campania
Sindaco: Luigi D’Angelis / RUP: Michele Squarciafico / Direttore artistico: Dario Bavaro
Impresa Edilgeo srl Nola (Na), direttore tecnico Sabato D’Elia, Pasquale Rozza collab.; sub-app. Cosir srl, Calitri (Av), direttore tecnico Leone Frieri
Progettista e direttore dei lavori: Angelo Verderosa, Verderosa studio
Co-progettisti variante e Direttori operativi: Giovanni Maggino, Michele Rufolo, Giacomo Cuozzo
Collaudatore statico: Sergio Paciello
Consulenti: Accanto srl engineering, VZL+ Architetti Associati, Benedetta Verderosa
Fotografi: Antonio Bergamino, Mariano Di Cecilia.
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