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La netta e possente volumetria esprime la funzione civica dell’edificio. Le percorrenze-vicoli, la piazza interna con la sua piramide, l’affaccio gradonato, contribuiscono alla ricucitura tra vecchio e nuovo, riproponendo elementi da coinvolgere in un’ ipotesi unitaria, in una sequenza di luoghi identificabili, di memorie e di prospettive, capaci di costituirsi come luoghi centrali dell’abitato ricostruito, reinventato più che recuperato. Il nuovo Municipio, frammento della costruzione dello spazio urbano, rifiuta il concetto di edificio a sé stante; fissa un luogo interno: la piazza coperta, che è il riscontro di un luogo esterno: la piazza Vittorio Emanuele. Apre la piazza interna verso i nuovi quartieri residenziali, libera prospettive, organizza filtri, esprime un sogno di trasformazione.
Progetto e direzione lavori a seguito del 1° premio al concorso nazionale idee bandito dal Comune di Lioni (Av) nel 1984.
[1994] PREMIO di Architettura e pubblicazione | “Concorso Nazionale OPERA PRIMA – costruire in laterizio”, promosso da Andil-Assolaterizi.
[1991] PREMIO di Architettura e pubblicazione | “PREMIO INARCH 1990″.
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