Architetto, progettista e direttore dei lavori
La scuola dell’infanzia è il primo passo nel percorso formativo italiano; è sicuramente una relazione straordinaria quella che il bambino di 3 anni, uscendo per la prima volta dal microcosmo domestico, stabilisce con i nuovi luoghi.
Si formano immagini e si vivono emozioni che resteranno nella sua memoria per sempre: l’infanzia è una fase preziosa e delicata per l’educazione dei bambini, giovani e cittadini in divenire.
I nuovi luoghi disegnati e realizzati a Faiano stimolano lo sviluppo cognitivo del bambino, ponendo al centro della formazione soprattutto la visione e il gioco. Dalle ampie finestre della nuova scuola si vedono il mare e la montagna, l’orto e la vecchia scuola. L’orientamento, l’interazione dell’architettura col paesaggio all’intorno, col sole che sorge e che tramonta, sono essi stessi spunti di apprendimento che il bambino inizia a cogliere.
Per imparare a guardare anche all’interno delle mura, tra le aule sono stati realizzati dei grandi oblò che permettono ai bambini di esplorare, di curiosare, di guardare e di essere guardati. In alto, nella galleria centrale, vi è una grande bilancia con figure geometriche in movimento e colori vivaci mentre sulle pareti vi sono triangoli, cerchi e quadrati colorati, di diversa grandezza, e omini neri.
Lo spazio per giocare assume una connotazione centrale, una navata, una galleria; luogo di accoglienza ampio, di incontro e di relazione.
Dalle aule interne si passa alle aule esterne, a contatto con il terreno, con gli alberi e col prato, e con le lumache i bruchi realizzati sul posto in legno, dove poter giocare e ancora imparare.
A ben guardare la scuola per l’infanzia realizzata a Faiano, primo tassello del Polo scolastico in divenire, diventa un grande laboratorio dei sensi per l’autoapprendimento del bambino, un luogo da esplorare, in grado di supportare e stimolare singoli e differenti percorsi di crescita.
L’iter di realizzazione è stato lungo e complesso, circa 13 anni dal progetto alla ultimazione dei lavori. Tre appalti: il primo oggetto di contenzioso conseguente all’ ordine di demolizione dei pilastri difettati; il secondo ha visto l’abbandono dell’impresa che aveva praticato un ribasso eccessivo (47%); il terzo portato a conclusione.
Il progetto esecutivo del 2005, invece di risentirne, ha registrato un incremento qualitativo con le proposte migliorative praticate dall’ultima impresa.
Come non celebrare quindi un’opera felicemente ultimata dopo lunghi anni nel nostro difficile sud-Italia se non con la pubblicazione di un diario illustrato? Operazione al pari di un as-built, una rendicontazione di come sono stati spesi i soldi pubblici, ma con un taglio narrativo, illustrativo e partecipato così come richiesto dall’Amministrazione comunale di Pontecagnano Faiano per farne omaggio alla comunità.
Ecco quindi il resoconto delle fasi temporali e di come sono stati impiegati i fondi della comunità locale: dai disegni iniziali all’esecutivo, dai particolari costruttivi ai rendering, dalle foto scattate durante la costruzione dell’opera a quelle del giorno dell’apertura con il corteo dei bambini che dalla vecchia scuola hanno raggiunto a piedi la nuova. Sono riportati tempi, dati dimensionali e costi e ci sono naturalmente i crediti verso coloro che hanno dedicato tempo e professionalità in questi anni
L’obiettivo è stato realizzare un luogo migliore, un edificio appartenente alla collettività e da questa riconoscibile come bene pubblico; una scuola bella dove si possa imparare meglio.
Di seguito, l’estratto con il sommario, la prefazione di Vito Cappiello, il testo di Angelo Verderosa con alcuni disegni e immagini della scuola realizzata
Di seguito, la brochure di presentazione della Nuova Scuola dell’Infanzia a Faiano