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Complesso Parrocchiale Frigento

Complesso Parrocchiale, concorso di idee 2011

Frigento (Av)

 

 

ARCIDIOCESI di SANT’ANGELO dei LOMBARDI –CONZA–NUSCO- BISACCIA

Concorso di progettazione per la realizzazione di un “centro parrocchiale costituito dalla chiesa, la casa canonica, il salone e i locali di ministero pastorale” nel Comune di Frigento.

con Italo De Blasio e Angelo Cataldo.

Descrizione dell’intervento 

Costruire una chiesa è innanzitutto un’azione pastorale; è costruire un luogo di accoglienza per la comunità dei credenti che è segno visibile del Corpo mistico di Cristo.

Un edificio di nuova costruzione deve anche contribuire a creare un luogo a misura d’uomo, un luogo che tenga conto delle esigenze di miglioramento della qualità della vita, della rivitalizzazione di una comunità locale. Le intenzioni che informano il progetto sono quelle di aiutare la Chiesa a svolgere il suo compito primario: annunziare il Vangelo, attraverso un dialogo continuo e coraggioso con il mondo nel quale viviamo.

Abbiamo accettato e condiviso la sfida di chi crede che “la bellezza del Vangelo possa essere interpretata e comunicata anche attraverso le linee architettoniche di un edificio di culto” arricchendo il proprio cammino di fede, “impregnato di celebrazioni liturgiche e di incontri accoglienti con tutti.”

La nuova costruzione vuole essere un deciso segno architettonico, facilmente identificabile e capace di dare forma al borgo di case sparse (un po’ anonime) di ‘Pila ai Piani’.

La nuova chiesa, come disposta, vuole essere un forte segnale visivo anche per chi percorre la strada provinciale: è un invito a fermarsi; ad entrare.

La disposizione planimetrica sull’area apre quindi un percorso d’ingresso verso la strada, in direzione della ‘pila’; invitando ad entrare attraverso una ‘galleria’ che reca in sé la memoria del ‘nartece, dell’ambulacro’.

Il progetto di concorso afferma segni forti ma offre anche alternative d’uso.

Difatti si è previsto di accedere alla nuova chiesa anche direttamente dal borghetto intorno alla cappella esistente. Da qui avviene l’accesso alla ‘sacrestia’, alla ‘casa canonica’, alla ‘cappella eucaristica’ e, attraverso scale o ascensore, ai ‘locali per il ministero pastorale’.

Il progetto rispetta i vincoli normativi esistenti sull’area: distanze, sup. coperta, volume, area parcheggio.

Il lotto disponibile ha una forma di “L” , disposto con il lato maggiore (lunghezza 91 mt. ca.), in direzione EST-ovest e con  lato minore in direzione nord-sud, , (lunghezza 26 mt. ca. misurato sul fronte strada).

Il progetto elaborato non ha scelto per la chiesa la sistemazione più facile: al centro dell’area a monte (in parte già scavata) perché l’obiettivo primario della composizione è stato l’orientamento dell’asse liturgico principale e al contempo l’apertura dell’ingresso verso la strada e verso ‘Pila ai Piani’ .

Invece, a monte, verso la ‘cappella esistente’ sono state disposte la casa canonica con sacrestia e ufficio parrocchiale e l’ingresso pedonale per i ‘locali di ministero pastorale’.

A livello carrabile, si può accedere sia dalla strada provinciale (accesso diretto al nucleo salone, aule, autorimessa della casa canonica, centrale tecnologica). L’area parcheggio, ricavata sull’area più depressa (dove è già effettuato uno scavo)  è accessibile dalla stradina laterale sud.

La collocazione della nuova chiesa è baricentrica rispetto all’intero lotto; la posizione scelta, sia in pianta che in alzato, pur nei limiti imposti dallo strumento urbanistico, permette di sopraelevarsi rispetto alle villette private esistenti.

Il complesso parrocchiale è molto articolato per contenere tutte le funzioni richieste: chiesa, casa canonica, salone, locali di ministero pastorale. Spazi e funzioni queste arricchite: da cappella feriale, sacrestia, nartece/ambulacro, sagrato, servizi igienici, parcheggi, campetto giochi, spazi verdi, percorsi veicolari e pedonali per legare e distribuire con razionalità le molteplici funzioni che vi si svolgono.

Sostanzialmente tutto si articola su due livelli di cui uno è parzialmente interrato, l’altro rialzato.

La nuova chiesa è parte integrante di un percorso pedonale, in parte già esistente, che partirà dal nuovo sagrato, fiancheggia la strada provinciale passa di fianco alla “pila”, arriva alla piazzetta del borgo (luogo di sosta, di incontro, luogo commerciale e di snodo per il C.U. di Frigento) di qui riprende il vecchio tratturo arriva al nuovo borgo ed alla vecchia cappella (già ‘cappella del capitano’ 1732) per chiudere il percorso sulla direttrice cappella vecchia-cappella nuova-chiesa-sagrato-strada provinciale.