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Concorso nazionale di idee, 2003 | Approvazione progetto esecutivo, 2011
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Credits
Angelo Verderosa capogruppo, con Carmine Musano, Antonio Ressa, Giuseppe De Gianni, Fabio Gramaglia, Francesco De Blasio
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MAP
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Restauro architettonico del MULINO
L’intervento di restauro del Mulino è urgente e necessario sia per conservare quanto finora sopravvissuto che per evitare l’ulteriore diffondersi del quadro fessurativo e dei conseguenti crolli; ulteriori ritardi potrebbero portare alla completa rovina delle importanti tracce tuttora leggibili.
Il restauro è volto alla rifunzionalizzazione e musealizzazione delle macchine del Mulino.
L’ambiente al piano terra ospiterà, unitamente alle macine, pannelli informativi e uno schermo per le proiezioni multimediali.
L’antica botola di accesso all’ambiente voltato sottostante viene riproposta con cristallo di sicurezza al fine di vedere il funzionamento delle pale dall’alto.
Un gioco di rimandi visivi, attraverso una finestra (preesistente), uno specchio ed una fessura disposta sul lato opposto permetteranno di comprendere ogni aspetto architettonico dell’antica fabbrica.
In fase di concorso è stata analizzata la realtà globale del Mulino, tenendo in particolare considerazione i sottili equilibri che nel tempo si sono creati con le presenze all’intorno: il ponte romano, la cascata, il canale di derivazione, l’habitat naturale del fiume; conoscendo e salvaguardando queste relazioni si potrà preservare il valore complessivo dell’area e la sua testimonianza storica.
Il Museo
Obiettivo del restauro del Mulino è la riproposizione a fini didattici e museali del funzionamento degli antichi rotismi; sarà importante offrire ai visitatori anche un’idea del contesto storico architettonico di questo antico luogo di lavoro, intimamente connesso al ciclo dell’acqua e all’habitat fluviale.
All’interno del mulino restaurato si propone di presentare non solo il quadro culturale e tecnologico di manufatti dell’acqua, ma anche la rappresentazione delle attività di coltivazione della terra, di produzione di utensili e del ciclo di macinazione della farina e di altri prodotti agricoli; potranno essere utilizzati sistemi di comunicazione amichevoli e didattici, con l’ausilio di tecnologie multimediali (racconti e ricostruzioni tridimensionali audio-video) di impatto sull’immaginario e sulla memoria collettiva dei fruitori (scolaresche, ricercatori, ecc.).
Il “Mulino” di Montella potrà essere un “Museo dell’Acqua e dei Mulini“, collegato in rete con analoghi centri europei, partecipando così a corsi di formazione professionale per operatori tecnici e a master per la qualificazione di professionisti e ricercatori del settore (parchi fluviali, habitat naturale, musei didattici, archeologia industriale, sistemi molitori, cultura materiale).
Riqualificazione dell’AREA circostante
In previsione di un futuro, auspicabile, parco fluviale delle sorgenti del Calore, si è posta attenzione alla relazione tra Mulino ed elementi del paesaggio, tenendo presente il concetto di connettività e di intreccio; in fase successiva sono auspicabili accordi di programma volti ad evitare l’impatto visivo delle reti su traliccio presenti nell’immediato intorno.
Il progetto mira alla riqualificazione dell’area, a partire dalla fase di cantiere, mediante:
Si prevede una riqualificazione arborea con selezione e salvaguardia delle alberature esistenti; arbusti e alberature di integrazione saranno unicamente di essenze autoctone; si prevedono nuove piante d’alto fusto quali pioppi grigi e aceri campestri a rapida crescita per ombreggiare le aree parcheggio e i punti ristoro. Nuove siepi di sanguinella sono previste a rafforzamento dei margini naturali dell’area (verso i tratti carrabili); talee di vari salici e pioppi rinfoltiranno le aree a scarsa copertura arborea.
Un sentiero attrezzato per il Parco fluviale
Il sentiero attrezzato, previsto all’interno dell’area circostante il Mulino, è stato pensato con lo scopo di costituire un primo tassello per un futuro Parco fluviale delle sorgenti del Calore.
La posizione e la suggestione dell’antico Mulino, dotato delle attrezzature di progetto connesse (area parcheggio, punto informazioni, servizi, ecc.) costituiscono una porta di ingresso per la conoscenza del Calore e del territorio montano di Montella.
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