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[caption id="attachment_864" align="alignleft" width="210" caption="Paesaggio irpino con grano Senatore Cappelli _foto verderosa"][/caption] IL MATTINO 7.7.2010 _   Nella sua tenuta agricola «La Turchina», vicino Viterbo, la giovane Loretta Di Simone, laureata in giurisprudenza, ha riseminato il grano «Senatore Cappelli». Aveva ritrovato, per caso, un vecchio sacco di semi. Anche in Alta Irpinia, specie sul Formicoso, si coltivava fino a pochi anni fa quella particolare varietà di grano che porta il nome del fautore della riforma agraria negli anni ’30. Le spighe erano alte quanto un uomo. Loretta Di Simone ha avuto successo: il «grano Cappelli» , essendo un seme antico, ha un glutine molto digeribile e facilmente tollerabile, ricco di proteine; ha ottenuto una pasta buona, di sapore, certificata dall’Università di Firenze come salutare. Loretta ha ripreso l'attività agricola della famiglia con due obiettivi aggiunti : riavvicinare i giovani all’agricoltura e rieducare le persone ad essere consapevoli di quello che quotidianamente mangiano. Tutti avranno notato nell’ultimo mese la martellante campagna informativa del Ministero delle Politiche Agricole su quotidiani e riviste: «L’agricoltura italiana punta sui giovani, l’agricoltura a beneficio di tutti»; «Le aree rurali per uno sviluppo sostenibile; le nuove sfide dell'agricoltura: imprese giovani ed efficienti per valorizzare i prodotti del territorio e tutelare ambiente e paesaggio».

angelo verderosa x IL MATTINO 11.9.2009 Mauro verrà a Zungoli da Brescia, Michele da Roma, Mario da San Lorenzello; Gianni, chiuderà per due giorni la sua Locanda sulla Ku’damm cairano 7x verderosa_giu_09 057 (2)e ci raggiungerà da Berlino. E poi Agostino, Antonio, Elda, Federico, Anna, Giovanni, Luca, Fiorella, Basilio e altri amici dalla ‘provincia’. Gianni si è unito alla Comunità Provvisoria, a giugno, in occasione di Cairano 7per. E’ architetto, per un periodo ha insegnato ad architettura a Napoli. Poi Berlino. Ma col pensiero all’Irpinia, alla Baronia, alle vie dei romani per Brindisi e poi dei pellegrini per la Terrasanta. L’idea di far conoscere in una giornata il suo lembo di ‘terra’ ha trovato un appoggio nel contenitore di ‘incontri itineranti – architettura in irpinia’, giornate di arte, architettura, archeologia, scrittura ecc. partite l’anno scorso con cadenza mensile. La formula è semplice: nessun contributo di casse pubbliche, zero passerelle per politici e soliti noti, niente manifesti e inviti su carta patinata. Giornata piena, la mattinata in giro a camminare, il pomeriggio, fermi, a parlare.