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…il Goleto è un luogo di “accoglienza del profondo”; … le pietre parlano se le sai ascoltare per poi “restaurare” il mistero che vi è racchiuso dentro, come in un’urna; … bisogna restaurare primariamente il Silenzio che c’è dentro le rovine, le ferite architettoniche: questo il punto chiave per un giudizio sulla qualità dell’opera in corso; restaurare con amore l’immateriale, il mistero, la cui radice greca è appunto “silenzio”.Non posso scassinare la parola di Dio ma posso mettermi umilmente in un percorso di ascolto. … Più che apparire forse bisogna “Esserci”; essere ogni giorno umilmente sul cantiere, discutere di piccole cose che fanno le grandi cose, un modo di Essere….   Fratel Wilfrid Krieger in un intervista di Eduardo Alamaro su PresS/Tletter n°17_2007

17385.jpg    scritto a due mani, Enzo Maddaloni e Angelo Verderosa _ tratto da http://comunitaprovvisoria.wordpress.com/2008/01/05/dal-goleto-a-castel-del-monte-con-la-moto-di-federico-ii/ 
Ieri sera, “viaggiando”, come al mio solito con la testa tra le nuvole dell’alta irpinia, sono arrivato all’Abbazia del Goleto… stavolta mi sono perso davvero e sono arrivato un pò tardi. Mi sono perso la prima parte (è stato ricordato un monaco benedettino, P.Lucio, che ha riaperto l’Abbazia 200 anni dopo la soppressione napoleonica; l’Abbate di Montevergine si oppose per 10 anni al proposito di P.Lucio; nel 1973 P.Lucio partì da Montevergine senza un libro e senza un abito di ricambio; con Lui l’Abbazia è risorta) . In compenso ho sentito la Messa …era parecchio tempo. Angelo è stata una “guida” speciale