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PreS/Tletter è una rivista on line di architettura; raggiunge ca. 50.000 utenti; punta di diamante sono gli “Intermezzi” di Eduardo Alamaro (ex-napoletano, oramai a pieno titolo post-irpino della comunità provvisoria); guarda caso l’ultimo numero, scritto prima della riunione bisaccese-oscatese, contiene un passaggio sull’Irpinia, sul terremoto e su Arminio; altri scritti, pubblicati precedentemente, parlano di Castelfranci, del Goleto, della piazza di Lioni, di Teora, ecc.; con il blog conterremo il tutto… riporto di seguito uno stralcio della rivista che contiene lo scritto di eduardo (cambio colore e grassetto sono miei) PresS/Tletter n. 24-2007  http://www.prestinenza.it http://www.presstletter.com INTERMEZZO di eduardo alamaro Piedigrotta, Beppe Grillo e la Post/Irpinia: tre (intermezzi) al prezzo di uno Buongiorno. Ci risiamo. Riprendiamo con questi “Intermezzi” senza mezzi. Non ne ho molta voglia oggi. Sarà il caldo, la desertificazione mentale. Che vi scrivo? Gli argomenti possibili son tanti, più o meno

EDUARDO ALAMARO, come annunciato, APPRODA a TEORA Ho ritagliato il suo intervento poiché molti mi hanno scritto di aver avuto difficoltà a trovare il testo nell’ambito della rivista. Non me ne voglia LPP. Chi vuole approfondire può comunque collegarsi a http://www.prestinenza.it/ http://presstletter.com/INTERMEZZO - La scossa scassa / 2  (la Teora infuriata) Dai leoni di Lioni ai tori di Teora, seconda scossa d’architettura post/irpina, decimo grado scala eldorado, nuovo “intermezzo” sismico, sussultorio ed ondulatorio insieme, non ci facciamo mancare nulla a “PresS/Tletter”, grazie LPP. Siamo arrivati comodamente in macchina sulla Tora (dal greco, altura, ndt) di Teora, 1500 abitanti, 600 nuclei familiari, tre colli sormontati (nello stemma comunale) da un toro; anzi da un castello quadrato (con maschi cilindrici negli angoli) e una chiesa barocca con alto campanile, quello di San Nicola de Mira (acuta), protettore del paese e del centro

Alamaro al GOLETO Caro Pino, La PresS/Tletter in Italia è letta da tantissimi professionisti, tecnici e non, ed ha una diffusione superiore sia a molti quotidiani che a tante riviste di settore patinate e stampate. Eduardo Alamaro ha visitato il Goleto, ha intervistato Fr. Wilfrid Krieger ed ha scritto un articolo (sfizioso) - Allego lo stralcio pubblicato sulla rivista INTERMEZZO Festa della Mamma “Architettura” è stata nei secoli generosa e prolifica Mamma di tanti figli d’arte, molto meno oggi: troppe pillole e preservativi normativi in giro, paura dell’accoppiamento e del meticciato creativo, scarsa applicazione e ridotta partecipazione

A seguito del convegno tenuto a Castelfranci, Eduardo Alamaro ha pubblicato una sua riflessione sia sul Corriere dell'Irpinia che sulla rivista-newsletter di architettura on-line PresS/Tletter n.16 – 2007 _ Chi vuole partecipare al dibattito può scrivere una e.mail a l.prestinenza@libero.it INTERMEZZO - Letti vuoti in Irpinia Nei dibattiti “culturali”, nei convegni scientifici, specie se specifici e tecnici, specie se svolti in sedi istituzionali e in zone “interne”, ci sono dei sicuri indicatori di gradimento del pubblico: se nessuno si è alzato dalle sedie, se alle nove della sera quel convegno annovera lo stesso pubblico iniziale delle sei del pomeriggio – tre ore intese di relazioni, di interventi,

PresS/Tletter n. 8- 2007 http://www.prestinenza.it/ http://presstletter.com/ IN EVIDENZA Ranellucci, De Seta, Verderosa, Nocerino, Janni, Paris, Valente, Gammella Nella rubrica LETTURE D’AUTORE, a Diego Barbarelli risponde Angelo Verderosa (acc@nto)

LETTURE D’AUTORE a cura di Diego Barbarelli Lo sguardo dell’architetto ci conduce alla lettura di un capolavoro di architettura (con passione e competenza). Le domande possono essere manomesse in qualsiasi modo. Risponde: Angelo Verderosa (acc@nto). Lo studio di quale opera è stato fondamentale nella sua formazione di architetto? Mi sono iscritto alla facoltà di Architettura di Napoli nel settembre 1980; due mesi dopo, un terremoto di grande distruzione colpì l’Irpinia, la terra in cui abitavo. Fino alla data della mia laurea ho girovagato per i cantieri della ricostruzione post-sisma. Ai piani urbanistici avevano lavorato Giorgio Grassi e Agostino Renna (a Teora), Aldo Loris